Il Teatro Trianòn
«Trianon» è il nome del villaggio acquistato e poi distrutto da Louis XIV di Francia per annetterlo al parco della reggia di Versailles. In questo luogo lussureggiante il re Sole incarica Louis Le Vau di costruire «una casa per farvi merenda», dove fuggire con la famiglia, lontano dall'etichetta e dalle fatiche del potere.
Arriviamo nel secolo scorso e il toponimo, che richiama delizie regali, è adoperato per intitolare il teatro che nasce come incentivo allo sviluppo immobiliare nella nuova insula del Risanamento, prossima al boulevard del Rettifilo (il corso Umberto I), che si protende verso l'area greco-romana del quartiere di Forcella. Con il sistema tettonico in cemento armato, uno dei primi esempi in Italia, che precorre a Napoli il teatro Augusteo di Pier Luigi Nervi e Arnaldo Foschini (1926-29), questa struttura è destinata alla fruizione della buona borghesia. Non a caso viene inaugurata l'8 novembre 1911 dal fortunato Miseria e nobiltà , con Vincenzo Scarpetta per la prima volta nei panni del protagonista Felice Sciosciammocca.
Nella ricca storia centenaria del Trianon, aperta alla programmazione più ampia (dall'opera all'operetta, dal dramma al varietà ), si segnala anche lo sviluppo della sceneggiata negli anni Trenta, con la compagnia residente di Salvatore Cafiero e di Eugenio Fumo, con una ripresa revivalistica negli anni Settanta (e proprio in questo teatro debutta, tra gli altri, il giovane Mario Merola).
Nel 1940, Gustavo Cuccurullo acquista il Trianon e nel 1947 lo trasforma in sala cinematografica: il cinema «Splendore». Un altro cambio del nome c'era stato nel ventennio fascista, col teatro ribattezzato «Trionfale», in ossequio all'autarchia linguistica.
Cinquanta anni dopo, un pronipote, omonimo del precedente, riporta la sala, divenuta un cinema a luci rosse, all'antica funzione. La ristrutturazione è firmata dall'architetto Massimo Esposito. Il nuovo Trianon, che ha la mission di «teatro della canzone napoletana», è inaugurato il 7 dicembre 2002 con Eden teatro di Raffaele Viviani, nella «riscrittura melodrammatica» e regia del consulente artistico Roberto De Simone. Successivamente, il teatro si avvale della consulenza artistica di Peppe Vessicchio.
Nell'aprile del 2006 la Regione Campania rileva il pacchetto di maggioranza della proprietà del teatro in cui è già presente la Provincia di Napoli. Inizia così la nuova storia del Trianon come struttura pubblica. La direzione artistica è affidata a Nino D'Angelo, che rimane in carica fino al 2010.
Nel 2012, un piano di riconversione stabilisce la nuova mission di «teatro della musica a Napoli», con la presidenza di Maurizio D'Angelo e la direzione artistica di Giorgio Verdelli.
In allegato lo schema delle formule di abbonamento per la prossima stagione per il periodo relativo ai mesi di ottobre, novembre e dicembre. Non sono attive riduzioni per le realtà convenzionate per le formule di abbonamento, ma per l’acquisto dei singoli biglietti anche per la prossima stagione sarà prevista la scontistica dedicata. Il giorno 24 luglio è stata presentata la programmazione da ottobre a dicembre e possiamo convenire che per questo periodo fino alla fine dell’anno saranno ancora valide le convenzioni già siglate per la stagione 2023/2024, poi provvederemo in seguito a rinnovare gli accordi.
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Teatro Trianòn
il teatro della musica a Napoli
piazza Vincenzo Calenda, 9
80139 Napoli
Prenotazioni e contatti
Event Planet s.r.l.
Dott.ssa Chiara Calligaris
tel.08119845842
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